Risposta UCOII al messaggio del Vaticano per la fine del Ramadan

Eid El-­Fitr 1435 H. / 2014 A.D.
La fraternità tra cristiani e musulmani è un dovere etico e religioso

Eminentissimo Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-religioso, cari fratelli e sorelle cristiani/e, è proprio nella conferma della comune partecipazione alla famiglia umana che si riconosce spiritualmente nell’adorazione di Dio, la chiave di comprensione del vostro nobile messaggio di saluti e augurio, grazie!

Poiché oltre alla famiglia di Abramo, è in quella universale dei figli di Adamo ed Eva che ci riconosciamo, tutti desiderosi di pace e di giustizia.

Alcuni anni fa 138 sapienti musulmani (diventati nel tempo oggi oltre 400) sottoscrissero un appello che esordiva con queste parole: “ Insieme musulmani e cristiani formano ben oltre metà della popolazione mondiale. Senza pace e giustizia tra queste due comunità religiose non può esserci una pace significativa nel mondo. Il futuro del mondo dipende dalla pace tra musulmani e
cristiani”.

Essa, la pace è il bene più grande che chiediamo ad Allah, la pace tra i popoli e le nazioni, la pace con la natura, e tutto il creato e pertanto Lo invochiamo ad ogni orazione: “Allah tu sei la pace da te discende la pace”.

E’ giunta la conclusione, del nostro annuale periodo di digiuno e ci auguriamo che esso possa aver prodotto nelle nostre coscienze maggior consapevolezza del mondo e umiltà di fronte all’Altissimo, gloria a Lui. Ci auguriamo con tutto il cuore e l’anima che entrambe operino in noi in permanenza e ci trasformino in strumenti di bene, di pace e di crescita personale e collettiva.
Le nostre preghiere per la pace si concentrano, in questi momenti difficili, sulla situazione drammatica nella terra santa e particolarmente a Gaza e condividiamo le parole di dolore del Santo Padre al riguardo. Coll’occasione esprimiamo la nostra piena solidarietà ai cittadini iracheni cristiani e chiediamo con forza il loro ritorno alle loro città e le loro case.

Siamo certi che le nostre religioni abbiano la forza e la capacità di implementare una pedagogia della pace, della giustizia, dell’accettazione dell’altro e della misericordia per tutto quanto il creato. Ed è con questa serena coscienza che trasmetteremo il Vs. nobile messaggio alla nostra comunità in occasione della festa di Eid El-Fitr.

Voglia accettare eminentissimo Cardinale i sensi della nostra più cordiale stima e considerazione e trasmetterli al Santo Padre che ha conquistato un posto importante nel cuore di moltissimi musulmani e musulmane.

Roma 27 luglio 2014 – 30 ramadan 1435 h.